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Dalla Terra alla Luna, Jules Verne, 1863

Verne scrisse il seguito nel romanzo Intorno alla Luna: i tre protagonisti tentano di sfuggire alla sua attrazione così da allunare. Attivano i razzi, ma la fortuna non li assiste infatti, per uno sbaglio nelle misurazioni, la forza della spinta devia la navicella all’esterno dell’orbita e la fa precipitare sulla Terra.

Splash down!

Il proiettile sprofonda nel Pacifico, da cui poi riaffiora a causa della leggerezza. I tre pionieri dello spazio vengono ripescati salvi.

Tra illusione e rigore

Nelle pagine del romanzo domina il motivo della sfida tra l’uomo e la natura, della prova in un contesto eccezionale, il cielo. Il piacere per la scoperta, il gusto per l’esplorazione, la curiosità, il desiderio di sapere sono leva originaria di ogni conoscenza e, l’uomo di Verne è un uomo aperto verso il futuro, alleggerito del peso delle leggi fisiche che non sempre quadrano!

Nel testo sono compresenti elementi tecno-scientifici ed elementi di fantasia: gli elementi scientifici, da cui prende avvio il racconto, sfumano via via nella pura immaginazione e il volo tra le stelle si compie in uno strampalato miscuglio di rigorosi calcoli e di improbabili invenzioni. Nessun essere vivente, infatti, sarebbe scampato alla colossale detonazione del cannone o sarebbe sopravvissuto ad una forza di accelerazione pari all’incirca a 29 volte quella della gravità.

La forza del romanzo, ciò che lo rende piacevole, è il gioco dell’immaginazione, quell’impasto di illusione e speranza che assieme alla rigorosità di date, calcoli e previsioni rendono possibile un sogno.

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